L’Autorità per la Natura e i Parchi in Israele ci ha concesso di essere i primi a registrare dall’interno della prigione recentemente scoperta a Cesarea, dove fu rinchiuso l’Apostolo Paolo.
A Lachis, lungo la strada che collega Gaza a Gerusalemme, gli archeologi stanno scavando la “tomba di Salome”, una delle donne che hanno seguito Cristo sul Gòlgota e che sono state testimoni della risurrezione. Secondo gli apocrifi Salome aiutò Maria a partorire a Betlemme di cui era originaria. È talora identificata come la moglie di Zebedeo e la madre di Giacomo e Giovanni, incrociando i vangeli della Passione di Matteo e di Marco. È ancora Marco a nominarla, insieme alla Maddalena ed a Maria di Cleofa, come une delle tre donne che la mattina di Pasqua, recandosi al sepolcro, furono le prime testimoni della risurrezione di Gesù. La grotta di Salomè rientrerà nell’itinerario “Sentiero dei Re di Giudea”, un progetto in corso di realizzazione guidato dal governo israeliano che riunisce importanti siti archeologici che si estendono per 80 km. Per saperne di più leggi l’articolo apparso sul quotidiano Avvenire.
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