Non solo un apostolo. Ma un uomo che ha saputo reinventare il proprio modo di agire, di pensare e di vivere. È Paolo di Tarso il protagonista dell’ultimo libro del card. José Tolentino Mendonça dal titolo «Metamorfosi necessaria. Rileggere san Paolo» (Vita e Pensiero, 16 euro, in libreria). Nominato nel 2022 prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, Mendonça è specialista in testi biblici, che affronta con rigore e creatività, aprendo agli interrogativi del presente e dialogando con diverse espressioni culturali. Nella prima parte dell’opera l’autore passa in rassegna le notizie che abbiamo sull’apostolo, dalle fonti documentarie alle tappe della sua educazione. Si concentra poi sulle Lettere e sulla sua capacità di realizzare un lavoro in équipe. Un’importantissima rete di collaborazioni, fatta di uomini e donne, giovani e vecchi, giudei e pagani, compatrioti e stranieri. L’attenzione del card. Mendonça si concentra poi sull’esperienza e la predicazione di san Paolo: «In Paolo il cristianesimo inizia con la necessaria operazione di ri-creazione del soggetto credente. La lezione dell’apostolo ci obbliga a rompere con il concetto di cristianesimo come dato acquisito. Quasi fosse un automatismo. Il credente è regolato e modellato da un’esperienza di metamorfosi». L’accadere di Cristo nella vita di ognuno diventa una realtà talmente trasformante da portare a una contestazione identitaria. In vista della resurrezione, tutta la vita dell’uomo viene così trasformata.