Una tavola rotonda – che si è svolta su Radio Maria lo scorso 10 marzo – ha sottolineato la preziosità di leggere la Bibbia contestualizzandola nella storia e nella geografia
Sono stati accolti con gioia ed entusiasmo i primi pellegrini in Terra Santa provenienti dall’Italia, dopo le chiusure legate alla pandemia. Organizzato dal Coordinatore Internazionale del Centro Biblico San Paolo, in collaborazione con la parrocchia di Lainate e l’agenzia Diomira Travel, il pellegrinaggio (18-24 ottobre) ha ripercorso l’esperienza dei patriarchi e di Mosè, partendo dal deserto del Neghev e raggiungendo il proprio culmine a Gerusalemme. Il cammino ha toccato tappe come Bersabea, Avdad, Shivta, Arad, Timna, per poi risalire verso Engheddi, Masada, Qumran ed approdare, attraverso Gerico e Wadi Qelt, a Gerusalemme e a Betlemme. Un itinerario intenso, condotto con grande competenza da una guida arabo-cristiana di Nazareth (Nader), segnato dall’accoglienza entusiasta dei Frati Minori e della gente del posto che hanno colto nel gruppo dei 18 pellegrini (tra i quali una giovane coppia in viaggio di nozze!) un piccolo segno di ripresa. Il silenzio dei luoghi santi, ancora del tutto vuoti, ha permesso di contemplarne più a fondo il messaggio, percependo il grido di una terra che continua a invocare pace, giustizia e comunione. Significativo l’incontro con il Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, e con il Ministro Generale dei Frati Minori, padre Massimo Fusarelli.
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